Oggi non scriverò un vero articolo, ma voglio dare il La a una discussione aperta a tutti. Infatti aprendo queso articolo apparirà direttamente il nostro forum, in cui, se vorrete, potrete intervenire e dire la vostra (previa registrazione, ovvio).
La domanda di oggi, quella nel titolo, è retorica, lo ammetto.
Chi sostiene che la moto grossa (dai 600cc) va bene per iniziare, spesso dice che è uguale, basta stare attenti, che una moto veloce può andare anche piano ma ha una ciclistica e dei freni efficaci quindi è più sicura. Dice che anche lui ha iniziato con una Hornet - o quello che è - ed è stato facilissimo. Dicono che tanto anche con una moto piccola si può correre abbastanza da farsi male, quindi tanto vale... Ma la realtà è diversa. Imparare con una moto potente è pericoloso, e se uno è completamente a digiuno è anche piuttosto faticoso e scoraggiante.
Vediamo ora i vantaggi di una moto "piccola" per il principiante:
- Le prestazioni sono adeguate. Una moto di scarsa potenza (diciamo attorno ai 30 cavalli) può correre, volendo. Ma raggiunge velocità pericolose in molto più tempo di una moto potente. Quindi è meno facile farsi prendere dalla stupidera e toccare punte velocistiche non compatibili con la nostra abilità.
- Il motore piccolo è amichevole e istruttivo. Una moto di scarsa potenza ti insegna a gestire il motore e la sua accelerazione senza spaventare. Puoi sfruttare senza pericoli tutta la curva di erogazione. Una moto potente su strada può essere usata solo con un filo di gas: facilmente scalcerà, o sarà fiacca, o se invece proviamo a tirare le marce ci troveremo proiettati a velocità fuori dalla grazia di dio.
- È economica da mantenere. In teoria una moto più piccola consuma poco, è meno problematico se la roviniamo, le gomme costano meno. Possiamo fare esperienza senza dissanguarci e avremo più soldi da investire in equipaggiamento adeguato.
- Fa meno paura. Una moto potente, inutile nascondersi dietro a un dito, ha un'accelerazione che fa paura. Guidare una moto alla nostra portata genera meno stress e più divertimento.
- È più facile allenarsi alle reazioni di emergenza, è più facile da portare al limite, porta presto a confrontarsi con le leggi fisiche che regolano l'andare in moto. Una moto potente a velocità ridotta è sostanzialmente neutra, sembra di essere fermi e invece si sta correndo. Molti principianti si illudono di essere grandi piloti grazie alla ciclistica progredita dei loro bolidi, salvo poi fare degli errori madornali perché non conoscono il limite del proprio mezzo.
Ora, per correttezza, chiariamo anche gli svantaggi.
- Ci sono poche piccole moto in commercio. C'è stata una piccola moda negli anni Ottanta. Ma oggi, nonostante le evidenti agevolazioni fiscali e assicurative, il mercato non offre piccole moto vere e il pubblico italiano non le compra.
- Le piccole moto, quelle che ci sono, finiscono a costare più di moto decisamente sportive come la Suzuki SV 650 (da molti considerata una moto da principianti, non so con qualche coraggio visto che ha un motore in grado di bastonare molte moto della stessa categoria).
- Le piccole moto, quelle che ci sono, hanno scarsa rivendibilità (non essendoci mercato). Quindi se uno dopo aver fatto esperienza se la vuole rivendere è un problema.
- Ci sono moto scarsamente potenti, piuttosto pesanti ma facilissime, come la Harley 883, o la Guzzi V7 che costano anche 8000 euro... possono essere considerate moto da principianti o moto di lusso?
- Le piccole moto, quelle che ci sono e non sono destinate ai sedicenni (le 125, un po' troppo poco) sono delle cinesate. Quando esistono decine di modelli stupendi che non vengono importati.
Il mio consiglio è quello, però, a costo di fare un sacrificio, di iniziare con una moto piccola, poco potente. Soprattutto le ragazze, soprattutto i ventenni che non hanno ancora il cervello che funziona al 100% (a trent'anni uno ci pensa su mille volte prima di prendersi un rischio, a venti no). Sarebbe anche carino (sia pur un lusso) poter affiancare una moto piccola alla moto grossa (cosa che prima o poi farò).
Sarebbe anche carino che, come già succede in altri paesi europei, che si svegliasse il mercato da questo punto di vista. Sarebbe carino iniziare a parlare del problema "imparare ad andare in moto", a smetterla con questa mania di sempre più cavalli e iniziare, come consumatori, a acquistare ciò di cui abbiamo bisogno e non quello che la moda ci dice che ci serve.
Cosa ne pensate?