Caberg Konda Hi Vizion | Review

v. 1.4 | A Review by Taym

Tipologia: Casco modulare in materiale termoplastico.
Marca: Caberg
Modello: Konda Hi-Vizion
Normativa di riferimento : ECE 22.05
Sito Internet: http://www.caberg-helm.com
Prezzo: Euro160/200
Taglia presa in esame: 57-58 M
Test Sharp: 5 stelle / 97% punteggio mentoniera - http://sharp.direct.gov.uk/testsratings/caberg-konda
Peso: 1690 g.

Ho appena ricevuto un nuovo Caberg Konda Hi Vizion giallo.

L'ho scelto in sostituzione del mio vecchio Schuberth C1 per i questi motivi:

1. Il Konda, precedentemente noto come Rhyno, a sua volta ridenominazione del Caberg Trip, ha conseguito, tra pochissimi altri caschi modulari, 5 ambitissime stelle nel test Sharp, riuscendo a resistere in modo eccellente ai test d'urto in qualunque angolazione. Inoltre la mentoniera ha riportato il 90% di successi.
Nella sua ultima incarnazione, il Konda, appunto, vede migliorati alcuni particolari come la chiusura - ora micrometrica - e, notevole, la resistenza già alta della mentoniera, che passa dal precedente 90% all'attuale 97%. Notevole.

2. Caberg offre finalmente il Konda nella livrea gialla-bianca (NON certificata ad alta visibilitá nonostante il nome della livrea, sebbene molto visibile al buio). Questo lo rende uno dei caschi piú visibili sul mercato.

3. Il Konda è modulare ed offre una visiera parasole integrata.

4. Il Konda è predisposto per il dispositivo Bluetooth Caberg - un kit includente microfono, auricolari stereo, batterie, controlli al casco.

Se anche per voi si tratta di caratteristiche interessanti o, come nel mio caso, quasi imprescindibili, potreste trovare il Konda molto interessante. Ad oggi, credo sia l'unico casco sul mercato che combini tutte le caratteristiche appena elencate.

Unboxing e prima analisi statica
In questa prima versione della recensione condividerò con voi, nella speranza che vi sia utile, le prime impressioni d'uso del casco, NON in strada. In un prossimo aggiornamento completerò la recensioni con le caratteristiche di rilievo in moto: aerodinamica, rumorosità, facilità operativa, visibilità.

Innanzitutto la teoria esposta più volte su questo forum sembra avere un ulteriore caso a sostegno: il Konda è voluminoso. Più largo e più alto del mio precedente C1, sembrerebbe mostrare come ciò sia un elemento favorevole al conseguimento delle ambite 5 stelle Sharp.
Noto anche che il Konda sembra più rigido del C1 con la mentoniera alzata. Indice, a mio avviso, di una maggiore solidità strutturale.

Ma iniziamo con le foto, che, al solito, valgono mille parole.

Ricevere una scatola in queste condizioni sarebbe molto preoccupante. Fortunatamente sono stato io l'artefice della deformazione, tramite i potenti elastici del ragno che ho usato per fissarlo alla sella.

Questa etichetta fa pensare che Caberg stia considerando anche l'HiViz arancione. Immagino che qualcuno saprà apprezzare.

Da sempre amo il nero . Solo la mia recente attenzione verso la sicurezza, nonchè l'uso talvolta notturno della moto, mi hano indotto a considerare un casco così vistoso. E lo è davvero. Se non amate i colori accesi, odierete il Konda. Ma, devo dire, superato l'impatto psicologico dell'apertura della scatola, ora lo trovo persino bello!

Eccolo con la visiera ancora coperta dalle eltichette.

Qui notate alcuni particolari del meccanismo di sgancio della visiera. Immediato e semplice, consente di sganciare/sostituire la visiera in un istante.

A visiera completamente abbassata, lato sinistro.

A visiera alzata:

Il Konda non è un casco di fascia alta come gli Schubert. Una delle funzioni che ho sempre apprezzato dello Schubert è la possibilità di traslare di uno scatto la visiera, anteriormente (nella direzione di marcia) per creare un'area vuota tra la visiera stessa ed il casco. E' utilissimo come antiappannante per chi indossa gli occhiali, come me, e consente un'areazione piacevolissima nelle mezze stagioni.
Il Konda adotta un sistema simile, meno sofisticato, ma, spero di efficacia comparabile: la visiera richiede uno scatto finale per la chiusura. Qui la vedete chiusa (a sinistra) e semichiusa (a destra) senza aver effettuato lo scatto finale:

Spero che in quest'ultima modalita' la circolazione dell'aria sia efficace come sul più blasonato Schubert.

Visiera parasole abbassata (con autoritratto):

Essa viene azionata da un cursore molto grande, e dunque spero di facile attivazione in movimento, posto sulla cima del casco. Eccolo nelle posizioni corrispondenti alla visiera antisole abbassata (sinistra) e alzata Destra):

Particolare posteriore della targhetta informativa:

Sempre sulla parte superiore del casco, ecco il cursore di apertura/chiusura dei fori di ventilazione:

In tema di ventilazione, ecco un primo piano delle bocchette di aerazione frontali, sotto le quali è posto il gross pulsante di sblocco mentoniera, rosso:

E dunque parliamo della mentoniera. Lo sgancio è agevole, sebbene meno ergonomico dello Schuberth C1, azionabile con meno pressione, ma solo tramite la mano destra. Il Konda presenta il vantaggio di potersi aprire con entrambe le mani.
Osservadno la mentoniera alzata (in basso a sinistra) potete notare la generosa (ed asportabile) membrana aerodinamica protettiva sottomento:

Qui è visibile il sistema di aggancio laterale della mentoniera alla calotta del casco:

Già che ci siamo, ecco una foto dell'imbottitura:

Ed ora un paio di foto sulla fibbia a chiusura micrometrica:

Una nota riguardo la facilità di indossarlo con occhiali. Se avete, come me, occhiali con aste molto flessibili, il Konda, piuttosto aderente, richiede un po' di attenzione. Fortunatalmente indossarlo senza sfilare gli occhiali è ancora possibile, sebbene meno agevole di altri modulari che abbia provato.

Documentazione:

Ventilazione
Nelle foto in basso vedete un particolare delle griglie anteriori, non chiudibili, che conducono l'aria fino all'interno della visiera tramite le bocchette che vedete nel particolare di destra. Due soli giorni d'uso in cittá, con tratti veloci da 100 Km/h, sembrano suggerirne l'efficacia in l'assenza di turbolenze interne o ache di freddo. Il che, con temperature di circa 12 gradi, mi sorprende. Evidentemente Caberg ha effettuato uno studio piuttosto accurato dei flussi, cosi'che l'aria in ingresso non arrechi fastidio.
Certamente avrei preferito poter chiudere completamente le prese d'aria anteriori, volendo, ed in questa mancanza di regolazioni sta senza dubbio la differenza rispetto a caschi piú costosi e blasonati (ma sfortunatamente ben meno sicuri) come ad esempio gli Schubert.

Visibilitá
Parliamo ora di visibilitá . Ho cercato un modo per suggerire l'efficacia della livrea ad alta visibilitá. Ho posto il Konda Hi-Vizion accanto al mio Schubert C1 nero lucido, su sfondo prevalentemente nero, ed ho illuminato la scena con il solo flash della macchina fotografica - ovvero a stanza completamente buia. L'intento, non so quanto riuscito, é di simulare anche in modo molto grossolano quanto accade di notte quando i fari di un altro veicolo illuminano due caschi di colori cosí diversi. Ecco il risultato del piccolissimo e un po' azzardato esperimento:

Mi sembra evidentissimo come la colorazione gialla-bianca sia piu'visibile, in particolare rispetto ad uno sfondo scuro, in modo estremo.
Da notare inoltre come il bianco del Konda non sia, come dicevamo, riflettente. Notate quanto piú visibili sono le porzioni riflettenti dello Schubert C1. Sfortunatamente esse sono estremamente ridotte. Tra l'altro il teschio pirata é una mia agiunta, come facilmente intuibile .




Rumorositá, comfort ed ergonomia
Il Konda é davvero comodo. Sin dal primissimo uso ho avuto la sensazione di averlo indossato da sempre. La sensazione di comfort e familiaritá, nonché la facilitá di alzare ed abbassare la visiera, o aprire e chiudere la mentoniera, denotano un certo studio di ergonomia. Avrei preferito che il pulsate di sblocco centrale fosse piú riconoscibile al tatto. Ma memorizzatane la posizione - estremamnete semplice data la perfetta centratura sulla mentoniera - lo si apre a colpo sicuro in un istante.
La visiera é facilmente alzabile ed abbassabile quando non agganciata con lo scatto finale di cui ho parlato sopra. Se chiusa con lo scatto, richiede una certa forza e puó non essere agevolissima. Ma, suppongo, data la semplicitá del sistema di aggancio a dente, che con l'uso la resistenza di quest'ultimo diminuisca progressivamente.

E' evidente invece la minore insonorizzazione rispetto al C1. I rumori dall'esterno sono meno filtrati ed ovattati, ma, devo dire, in cittá e fino a 100 Km/h, sono del tutto lontani dal fastidio. Mi riservo di rivedere il mio giudizio alla prima uscita di cittá, magari in autostrada, per salire di velocitá e potermi fare un'opinione piú completa, ma, senza alcun dubbio, nelle condizioni che ho fino ad ora testato non posso che stemperare i miei timori. Incrocio le dita e vi terró aggiornati.

Ed infine, come da tradizione, il nostro bellissimo Gatto ad Alta Visibilità, che però pare interdetto nell'osservare gli interni del Konda.