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EN 1621-3 (petto) la nuova norma per i protettori al torace-petto

19 replies [Ultimo post]
Alaxandair
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Joined: 05/04/2009

Ho avuto modo di visionare la bozza della en 1621-3, così intitolata:

"prEN 1621 - 3 : DRAFT
Motorcyclists' protective clothing against mechanical impact — Part 3: Motorcyclists'
chest protectors - Requirements and test methods"

Ho deciso di pubblicare i "passi fondamentali" di questa norma e di commentarli. (continua)
 

Tralasciando la "parte tecnica" (area di impatto, impatti a diverse temperature), veniamo al dunque.

Saranno previsti due livelli:

  Level 1 Protectors: The average peak force [...] shall be below 30kN, and no single value shall exceed 45kN.
 

  Level 2 Protectors: The average peak force [...] shall be below 20kN, and no single value shall exceed 35kN.

Si noti che il livello 1è praticamente una en 1621-1 con tolti 5 kN.

Il secondo è invece una "via di mezzo" tra la en 1621-2 e la -1. È meno protettivo perfino del livello 1della en 1621-2.

A mio avviso si tratta di una norma "abbastanza" povera. Già oggi esistono protettori per il petto omologati en 1621-2, quindi in modo più rigido.

Ho paura delle piega che stanno prendendo le omologazioni (causa marche -tra cui le solite marche nostrane - presenti al tavolo delle trattative): prima si cancella il livello 3 dalla en 13595, poi si è portato il livello 2 della en 1621-2 a 9kN invece che a 4kN (limite "medico"), ora si fa una en 1621-3 molto "blanda", non rigida, senza dei requisiti severi.

Insomma anche in questo caso "Commercial objectives were given priority over consumer safety."(pva-ppe.org.uk).

Insomma anche in questo caso starà all'utente informato controllare quanti kN rilascia una protezione, ma l'utente non informato cosa farà? Si prenderà anche questa volta protettori con picchi fuori omologazione?
 

A.

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"guida spirituale" (cit.: Conny) di www.motosicurezza.com
Integralista della sicurezza e sostenitore del Cambridge Standard - High Performance

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"The Cambridge standard for the CE marking is the highest in the world, some criticized Dr Woods , saying he was over the top, however when you are sliding down the road having fallen off at 120mph you may be thanking him."

bravoleader
ritratto di bravoleader
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Joined: 13/05/2009
ciao alax. io ho un chest

ciao alax.
io ho un chest della forcefield, loro dicono di averlo omologato secondo il livello 1 delle specifiche dei paraschiena. ma non è già meglio questo del livello 1 della bozza sui chest?
non capisco -.-

F

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Federico C.
"Tempesta o calma che sia, mia sarà la flessibilità di un giunco" - Federico C.

Alaxandair
ritratto di Alaxandair
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Joined: 05/04/2009
.

bravoleader ha scritto:
ciao alax. io ho un chest della forcefield, loro dicono di averlo omologato secondo il livello 1 delle specifiche dei paraschiena. ma non è già meglio questo del livello 1 della bozza sui chest? non capisco -.- F

esattamente, il livello 1 del chest che hai tu è migliore perfino del livello 2 della bozza!

Ragazzi, si sta tornando indietro!

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GINOX
Offline
Joined: 17/04/2009
E' un inizio

E' già qualcosa, tenete presente che questa 162-3 è ancora provvisoria.....

Più interessante invece la parte che riguarda i test di battuta fatti in ambiente modificato..... speriamo che siano resi obbligatori pure sulle protezioni 1621-1
Riguardo al Force che come chest supera un livello uno si riferisce ovviamente alle prove di battuta e non alle dimensioni minime....

Alaxandair
ritratto di Alaxandair
Offline
Joined: 05/04/2009
.

GINOX ha scritto:
E' già qualcosa, tenete presente che questa 162-3 è ancora provvisoria.....

Più interessante invece la parte che riguarda i test di battuta fatti in ambiente modificato..... speriamo che siano resi obbligatori pure sulle protezioni 1621-1
Riguardo al Force che come chest supera un livello uno si riferisce ovviamente alle prove di battuta e non alle dimensioni minime....

Questo è vero, i test in ambiente modificato sono interessanti (qualità dei materiali, giusto?), però devi ammettere che la forza residua è un po' altina...

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NaE
ritratto di NaE
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Joined: 13/07/2009
non mi stupisce più di tanto.

non mi stupisce più di tanto.

Più l'utente si informa più le normative vengono "aggiornate" per accontentare l'utente senza modificare i prodotti.

Una cosa simile fu fatta in mertio all'acqua potabile di Milano. Da un giorno all'altro l'acqua dei rubinetto da NON potabile è diventata la migliore d'Italia perchè la regione Lombardia abbassò il livello minimo di tossicità sula normativa.

E noi compreremo il Forcefield...

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se non avete nulla da fare cliccate sul link.... grazie http://naeland.myminicity.com/

gsrteo
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Joined: 21/08/2009
bene ,invece di migiorare le

bene ,invece di migiorare le norme si cerca di farle andar bene ai produttori, siamo a posto....

Panzo
ritratto di Panzo
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Joined: 22/05/2009
peccato...

peccato.... le normative diventano sempre meno restrittive e chi ci perde siamo noi consumatori.
Per questo dobbiamo continuare ad informarci e scegliere i prodotti con le migliori performances!

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Oltre al casco, usa la testa!

admin
ritratto di admin
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Joined: 05/04/2009
attenzione

Bisogna vedere se c'è una motivazione scientifica alle prerogative del chest, oppure è solo per non complicare troppo la vita ai produttori. Visto il chest della forcefield, che più sottile e più morbido di così non si può...

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GINOX
Offline
Joined: 17/04/2009
Non solo....

I test in ambiente modificato non solo servono a verificare la bontà dei materiali impiegati, ma anche per simulare il più possibile le reali condizioni di utilizzo delle protezioni.
Ora tutte le protezioni sono CE, omologate, testate, bla bla bla.....ma sono tutte testate a 20°.
Il corpo umano emana calore fino a 36° e in giornate particolari e in esposizione diretta ai raggi solari le protezioni raggiungono temperature anche superiori a 50°...... siamo sicuri che queste protezioni resistano in ugual modo?
Assolutamente no, in commercio ci sono delle protezioni omologate che a certe temperature diventano come la polenta calda.
Ben vengano queste integrazioni;-)

Riguardo alla forza residua piuttosto che niente per me và bene così..... per avere i stessi kn di un back bisognerebbe portare lo stesso spessore di materiale con conseguente aumento degli ingombri e riduzione della traspirazione.
Teniamo presente che è una zona molto soggetta a flessione

Alaxandair
ritratto di Alaxandair
Offline
Joined: 05/04/2009
.

GINOX ha scritto:
I test in ambiente modificato non solo servono a verificare la bontà dei materiali impiegati, ma anche per simulare il più possibile le reali condizioni di utilizzo delle protezioni.
Ora tutte le protezioni sono CE, omologate, testate, bla bla bla.....ma sono tutte testate a 20°.
Il corpo umano emana calore fino a 36° e in giornate particolari e in esposizione diretta ai raggi solari le protezioni raggiungono temperature anche superiori a 50°...... siamo sicuri che queste protezioni resistano in ugual modo?
Assolutamente no, in commercio ci sono delle protezioni omologate che a certe temperature diventano come la polenta calda.
Ben vengano queste integrazioni;-)

Riguardo alla forza residua piuttosto che niente per me và bene così..... per avere i stessi kn di un back bisognerebbe portare lo stesso spessore di materiale con conseguente aumento degli ingombri e riduzione della traspirazione.
Teniamo presente che è una zona molto soggetta a flessione

Man io non pretendo gli stessi kN di un batty o di un komperdell, mi rendo conto della quasi-impossibilità. Pretendo una omologazione che sia "il più restrittiva possibile nei limite della ergonomia". E penso che il chest force, è vero non ha l'area necessaria etc., abbia questo requisito: eppur rilascia una forza residua da en 1621-2. And if you do not likt T-pro, there is knox: Chest Guard EN1621- 2 Level 1.

Concordo in ogni caso col tuo pensiero a proposito dell'ambiente modificato.

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admin
ritratto di admin
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Joined: 05/04/2009
Sono d'accordo anch'io che i

Sono d'accordo anch'io che i test andrebbero fatti SEMPRE in condizioni di umidità e secca, a temperature da -20 a + 50... certo che con un'escursione termica di 70 gradi i risultati non possono essere sempre costanti.

Ma è anche vero che si va in moto in inverno a temperature prossime allo zero e in estate a oltre 30 gradi

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frabiker (non verificato)
Domanda:che caspita

Domanda:
che caspita c`entrano le aziende produttrici al tavolo delle trattative??
E cosa c`entra il termine trattative?

Qualcuno che abbia a che fare con la produzione o che sia esperto di abbigliamento e materiali ci puo` stare, ma questo non puo` avere interessi in prima persona.

Se ci sono aziende che riescono a fare ad es. un Liv. 2 e a venderlo allo stesso prezzo di altri prodotti di
Liv. 1 significa che l`omologazione per i paraschiena (di base) dovrebbe partire dal Liv. 2
(chi non e` in linea, riprogetta e si adegua (abbiamo visto che non e` cosi` impossibile farlo),
altrimenti non puo` portare un grande nome sul mercato). Il valore alle Omologazioni lo si da rendendo le Omologazioni qualcosa di serio e obbligatorio.

La possibilita` di fare prodotti migliori e` concreta, questo pero` comporta un guadagno inferiore unito ad uno sforzo maggiore. Al tavolo delle trattative non conviene alzare questi standard. E` come chiedere a qualcuno se preferisce guadagnare di piu` con meno fatica, oppure guadagnare di meno con piu` fatica
(e pari soddisfazione: alla fine e` una regola che varrebbe per tutti e non renderebbe speciale il marchio).

admin
ritratto di admin
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Joined: 05/04/2009
Fra, mi è sfuggito un po' il

Fra, mi è sfuggito un po' il tuo discorso.
Ma ti confermo che le grandi aziende di abbigliamento sono nel gruppo che decide le omologazioni.
Ovviamente sono loro che "tirano indietro"... Non so se è giusto o meno, probabilmente è così anche in altri ambiti.
Ovviamente alle aziende conviene tenere bassi i limiti di omologazioni.

Io penso che i limiti dovrebbero essere dettati dalle caratteristiche del corpo umano e non da condizionamenti dovuti a scelte di comodo.

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Alaxandair
ritratto di Alaxandair
Offline
Joined: 05/04/2009
.

D'accordo con te, ma la UE (o chi per lei) ha così deciso. So anche di produttori (!) che non vorrebbero aziende.
Le omologazioni, per me, andrebbero decise su basi puramente scientifiche, dopo un dibattito scientifico.

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frabiker (non verificato)
Il discorso che facevo, spero

Il discorso che facevo, spero non troppo confusionario, era proprio questo.

E` evidente che il massimo per queste aziende e` produrre spendendo poco e ricavando tantissimo.
Lo hanno ampiamente dimostrato.Se abbiamo anche un po` di qualita`, lo dobbiamo esclusivamente al fattore competitivo con altre aziende (questo un po` ci salva, ma non basta).

La colpa comunque NON e` la loro, (nostra in piccola percentuale),
ma la vera colpa e` di chi, a monte, non detta delle REGOLE/OMOLOGAZIONI ben precise per tutti.
Questo ancor prima della concorrenza, del marchio, dell`estetica, del comfort (tuttti elementi importanti).

Al tavoloo delle trattative non ci deve essere il rappresentante della famosa marca,
ci deve essere (come giustamente dice Alax) una commissione di Medici e di personale specializzato,
uno che si occupa di statistiche (analizzando i casi di decesso e di gravi lesioni), uno che si intende di materiali e di produzione industriale (che possa interpretare la possibilita` di realizzare prodotti con determinate caratteristiche).

Come al solito, le cose se si fanno bene funzionano
se di mezzo ci sono conflitti di interesse, allora non ci siamo.
Ora ditemi perche` dare la possibilita` alle ditte (oltre tutto nemmeno tutte, ma solo alcune)
di dettare le regole o di influenzarle, in un settore dove le regole andrebbero IMPOSTE.

admin
ritratto di admin
Offline
Joined: 05/04/2009
Credo sia dovuto al fatto che

Credo sia dovuto al fatto che le norme CE siano norme comunitarie che riguardano la produzione, oltre che la sicurezza... quindi nascono come un compromesso coi produttori.

Infatti le norme indipendenti, studiate da enti non governative come il Cambridge Standard, non hanno a che fare con le aziende... e sono più severe e complete.

La CEE è una comunità economica, ed evidentemente anche le aziende giocano nel creare le regole. Se dicono "noi non possiamo produrre un articolo con date caratteristiche, la norma viene adattata alle "reali" possibilità produttive.

Non so perché siano finite le aziende italiane... non so se sia giusto... non credo!

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frabiker (non verificato)
Questo discorso che hai

Questo discorso che hai fatto Conny lo comprendo,
pero` appunto dovrebbero prendere di esempio i migliori produttori (di ogni articolo) e usarli come riferimento.
Se ForceField o Komperdell fanno protettori di Liv. 2 ottimi (anche la Axo e alcuni altri ci riescono), allora
significa che e` possibile farli e guadagnarci pure (quelli della ForceField ci hanno guadagnato parecchio, sicuramente e giustamente. Certo, forse avrebbero guadagnato di piu` prendendo una sacca riempendola di coriandoli...).

Capisco che se uno dice fate un paraschiena che rilasci 0.5 Kn , i produttori impazzirebbero e verrebbero schiacciati totalmente. Se invece gli si dicesse, ok se siete sul mercato avete fondi e mezzi molto buoni che vi permettono di competere. Vi imponiamo di fare (per legge) i paraschiena a partire dal Liv.2 (tutti), altrimenti non potete vendere nulla. Smaltite le rimanenze dei Liv. 1 e poi non ne vogliamo mai piu` sentire parlare.

Inoltre fuori legge la possibilita` di inserire nei giubbotti quei tappetini (da 30 centesimi) che sono pericolosissimi: qualcuno potrebbe pensare di avere un paraschiena. Purtroppo bisogna fare come per i giochini dei bambini: il bambino puo` metterselo in bocca e non sapere...ma non deve farsi male
(vedi vernice tossica, parti piccole staccabili ecc ecc).

Questo perche` parliamo di sicurezza e di vite umane
(altrimenti potrebbe valere qualsiasi regola di mercato, che potrebbe anche essere giusto).

E` giusto informarsi, ma uno non puo` sempre fare lo scienziato o il giornalista investigativo per poter capire delle cose, che dovrebbero essere un suo diritto.

admin
ritratto di admin
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Joined: 05/04/2009
I liv. 1 possono avere un

I liv. 1 possono avere un senso, e ha senso produrli e venderli, come fa ancora la Forcefield:

il liv.1 forcefield è leggerissimo e sottilissimo, e lo può usare uno che fa bici, o trial, o quei campi dove il rischio è limitato e conta molto il confort... o sport di contatto o cose così... o magari le minimoto, o il cinquantino, che so...

I due livelli possono avere un senso, anche se terrei il liv.1 per altri sport e non le moto in strada.

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Alaxandair
ritratto di Alaxandair
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Joined: 05/04/2009
.

frabiker ha scritto:
Questo discorso che hai fatto Conny lo comprendo,
pero` appunto dovrebbero prendere di esempio i migliori produttori (di ogni articolo) e usarli come riferimento.
Se ForceField o Komperdell fanno protettori di Liv. 2 ottimi (anche la Axo e alcuni altri ci riescono), allora
significa che e` possibile farli e guadagnarci pure (quelli della ForceField ci hanno guadagnato parecchio, sicuramente e giustamente. Certo, forse avrebbero guadagnato di piu` prendendo una sacca riempendola di coriandoli...).

Capisco che se uno dice fate un paraschiena che rilasci 0.5 Kn , i produttori impazzirebbero e verrebbero schiacciati totalmente. Se invece gli si dicesse, ok se siete sul mercato avete fondi e mezzi molto buoni che vi permettono di competere. Vi imponiamo di fare (per legge) i paraschiena a partire dal Liv.2 (tutti), altrimenti non potete vendere nulla. Smaltite le rimanenze dei Liv. 1 e poi non ne vogliamo mai piu` sentire parlare.

Inoltre fuori legge la possibilita` di inserire nei giubbotti quei tappetini (da 30 centesimi) che sono pericolosissimi: qualcuno potrebbe pensare di avere un paraschiena. Purtroppo bisogna fare come per i giochini dei bambini: il bambino puo` metterselo in bocca e non sapere...ma non deve farsi male
(vedi vernice tossica, parti piccole staccabili ecc ecc).

Questo perche` parliamo di sicurezza e di vite umane
(altrimenti potrebbe valere qualsiasi regola di mercato, che potrebbe anche essere giusto).

E` giusto informarsi, ma uno non puo` sempre fare lo scienziato o il giornalista investigativo per poter capire delle cose, che dovrebbero essere un suo diritto.


Carissimo purtroppo si parla di vere lobby.
La en 1621-2 è stata criticata dagli esperti: alcuni proposero un lvl 2 a 4 kN. 4kN sono il limite medico, usato anche nei protettori per sport equestri e arti marziali.

Conny, la en 1621-2 si chiama "per motociclisti" e di moto si parla...in assenza di altri standard viene usata anche per sci e bici. Io scio e uso un livello 2.
Mi trovo benissimo. In ogni caso in futuro, quando si farà il paraschiena per sci, ho paura si faranno impatti ridicoli e forze residue ancor più ridicole. Fai conto che negli strumenti da alpinismo già oggi si usano altre omologazioni (uiaa) più rigide (nei casi che conosco) delle ce.

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